Villaggio Olimpico Milano Cortina 2026:
luce, sostenibilità e nuova centralità urbana a Porta Romana
Il Villaggio Olimpico di Milano, nel cuore dello Scalo di Porta Romana, è molto più di un’infrastruttura per ospitare gli atleti dei XXV Giochi Olimpici Invernali e dei XIV Giochi Paralimpici Invernali del 2026. È il primo, potente tassello di una grande operazione di rigenerazione urbana che ridisegna 60.000 m² di ex scalo ferroviario in un nuovo quartiere verde, connesso con la città e “carbon neutral”.
Progettato da Skidmore, Owings & Merrill (SOM)
per COIMA, il Villaggio Olimpico Milano Cortina 2026 integra sei nuovi edifici residenziali e il recupero di due strutture storiche tra cui l’edificio Basilico che diventano parte di un sistema unitario di spazi pubblici, percorsi pedonali, piazze e aree verdi.
Durante i Giochi ospiterà oltre 1.400 atleti; dopo l’evento verrà riconvertito in uno dei più grandi studentati d’Italia, con circa 1700 posti letto, trasformandosi in un quartiere vivo e autosufficiente al servizio della città.
Un modello di sostenibilità “carbon neutral”
Il Villaggio Olimpico di Porta Romana è pensato come caso studio di sostenibilità integrata: edifici NZEB, certificazioni LEED Gold e WiredScore Platinum, circa 1 MW di fotovoltaico in copertura, sistemi di recupero dell’acqua piovana e ampie superfici verdi contribuiscono all’azzeramento delle emissioni e alla riduzione dei consumi energetici.
In questo contesto, la luce gioca un ruolo strategico: un sistema di illuminazione urbana e architetturale full LED, gestito da piattaforme di controllo avanzate, permette di modulare i livelli luminosi in base agli orari, agli eventi e ai flussi di persone, garantendo sicurezza, comfort visivo e un risparmio
di oltre il 40% di energia elettrica, nel pieno rispetto dei requisiti di illuminazione sostenibile e di contenimento dell’inquinamento luminoso.
Lighting design, identità e connessione con Milano
L’illuminazione del Villaggio Olimpico Milano Cortina 2026 è concepita come un racconto di luce su più livelli: valorizzazione degli edifici storici e della memoria industriale dell’ex scalo, integrazione discreta e coerente con l’architettura contemporanea di SOM, disegno urbano di piazze, percorsi e spazi di socialità tramite corpi illuminanti di ultima generazione, forte attenzione al benessere percettivo, alla qualità della luce e alla sicurezza di chi vivrà questi luoghi di giorno e di notte.
La visione è chiaramente orientata al futuro: la luce interpreta il nuovo paesaggio urbano e, allo stesso tempo, il punto di vista dei giovani che abiteranno il Villaggio dopo le Olimpiadi, trasformandolo in un ambiente accogliente, riconoscibile e identitario.
Per Cannata & Partners il Villaggio Olimpico di Milano rappresenta un riferimento chiave nel dibattito internazionale su lighting design urbano, illuminazione architetturale sostenibile e progetti “legacy” capaci di lasciare alla città un patrimonio duraturo di qualità, benessere e bellezza.








